Happy Fashion/Felice Moda

15,00

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Happy Fashion/Felice Moda. Companies, Styles and Anti-fashion/Imprese, stilismi, contromode
Aa.Vv., a cura di/curated by Emanuele De Donno, Luca Pucci. Prefazione di/preface by Maria Luisa Frisa, 2012

ed. Viaindustriae publishing
stampa a colori e bn/bn and color print, 272 pp., it/en, 21×15 cm
ISBN 978-88-97753-05-6
15.00 €

IT_
A partire dalla storia di imprese umbre di moda ed abbigliamento, gli stilismi, gli attivismi contro-moda, questo libro esplora il periodo felice di un trentennio (’60/’70/’80). Sono anni di entusiasmi imprenditoriali, di innovazione nelle forme, nei materiali e nello stile della moda. Il clima euforico spesso condiziona il design con il trionfo di disegni, la sinuosità dei vestiti, i tessuti iper-colorati e le gestualità esagerate dei modelli. Happy Fashion studia come quella fase di una società creativa e consumistica formò un nuovo stile di vita totale, una nuova via per concepire il lavoro della moda, una nuova visione del vestire. Arricchito con le immagini dei modelli/abiti del tempo, con le biografie delle imprese di moda e pubblicato per descrivere un laboratorio ed una mostra di arte contemporanea, questo dossier descrive l’impatto culturale di una fase felice della storia italiana e del made in Italy prima della crisi economica.

EN_
From the story of Umbrian fashion companies, to styles, to cloth activism, to anti-fashion aspects, this book explores a thirty-years happy period from the 60s to the late 80s. It examines 30 years of enthousiasm, materials, design and style innovation. The euphoric mood often influences the design: sinuous dresses, coloured fabrics, extravagant models. Happy Fashion considers how that creative and consumeristic society period shaped a new lifestyle, a new way of understanding the work of fashion, a new vision of clothing. This dossier is enriched with images of models and dresses, with the stories of the companies and fashion designers; it is published to document a workshop and an exhibition with contemporary artists and it describes the cultural impact of a happy stage of Italian history befor the economic crisi.